L’equilibrio acido base per un corpo sano e in forma

Il corpo per vivere in salute deve mantenere un equilibrio tra tutti i sistemi di cui è composto e il controllo acido base ha un ruolo fondamentale. Infatti, mette in atto diversi processi fisiologici per mantenere un livello di acidità compatibile (ph) con l’attività delle funzioni metaboliche, come la termoregolazione, l’ossigenazione e i livelli glicemici.

Questo si chiama equilibrio acido-base.

Perché è importante mantenere l’organismo ad un corretto pH?

Oggi siamo al corrente che lo stile di vita, l’alimentazione, il lavoro, le emozioni, lo stress e i processi metabolici creano alterazioni importanti all’equilibrio acido base senza rendercene conto. Anche una piccola variazione del ph può provocare spiacevoli conseguenze fisiche, creando squilibri e danni a livello tissutale e cellulare. Come conseguenza si ha difficoltà al mantenimento, al ringiovanimento dei tessuti e all’eliminazione delle tossine.

Rallentamento dei sistemi metabolici

Per la salute è fondamentale avere un equilibrio acido-base corretto. Infatti, nel caso in cui non viene mantenuto, i sistemi metabolici subiscono importanti rallentamenti, causando sintomi infiammatori che si manifestano in modo evidente con dolori muscolari o articolari.

Sintomi silenziosi

Un’altra manifestazione, decisamente poco prevedibile, può avvenire senza sintomi e in modo silente. In questo caso tutto il sistema inizia a lavorare male fino a quando vengono evidenziate malattie di cui, nella maggior parte dei casi, non si riescono a definire le vere cause.

Si creano quindi dei danni progressivi graduali, dove l’ossigenazione non funziona più e l’organismo arriva ad una malattia cronica.

In pratica, dove c’è acidosi, c’è poco ossigeno. (Scoperte del 1932 Premio Nobel Otto Heirich Warburg sulle cause primarie del cancro).

Quali sono le conseguenze di un organismo perennemente in acidosi?

Accumulare acidi e mantenerli per lungo tempo mette in difficoltà il processo di omeostasi sottoponendo l’organismo ad uno stato di malessere generale. Le conseguenze sono parecchie.

I primi avvisi possono essere cefalee, sbalzi di umore, insonnia, sintomi leggeri ma che se si manifestano dopo i 50 anni sono da prendere in seria considerazione, perché il meccanismo di regolazione del corpo inizia a rallentare, favorendo un maggior accumulo di sostanze tossiche, invecchiamento precoce, stanchezza cronica e problemi osteoarticolari. Ma cerchiamo di comprendere cosa succede se abbiamo un eccesso di acidi.

Se il corpo non riesce ad eliminarli attraverso i polmoni e i reni, li deposita dove può. In primo luogo, nella matrice extracellulare e nel connettivo, ovvero nei tessuti meno nobili. Anche la pelle, attraverso le ghiandole sudorifere e l’intestino hanno un ruolo sostanziale per aiutare il corpo ad eliminare gli eccessi di acidità.

In un secondo momento gli acidi che non vengono espulsi, si accumulano, creano infiammazione e raggiungono inevitabilmente anche i tessuti più importanti, i sistemi cardiovascolare ed endocrino fino a raggiungere il sistema nervoso centrale.

Possiamo quindi comprendere che uno stato di acidosi può essere veramente dannoso per la nostra salute, non a caso viene considerata la prima causa di tutte le malattie.

Cos’è il ph?

I livelli di acidità e basicità sono misurati attraverso il pH. Nel caso in cui i livelli di acido nel sangue sono troppo alti, si chiama acidosi. Quando il sangue è troppo alcalino, si chiama alcalosi.

Per definire la scala dei valori, un pH da 0 a 7 si ha una condizione di acidità, mentre da 7 a 14 i valori sono alcalini. Un pH 7 è neutro.

Il sangue è l’elemento di riferimento più importante, perché deve assolutamente mantenere un equilibrio di pH che varia da 7,35 a 7,45. Tutti i sistemi metabolici del corpo dipendono da questo livello di equilibrio, basti pensare che se il pH del sangue dovesse scendere sotto il 7, si rischia il coma o la morte.

ACIDOSI RESPIRATORIA

L’organo maggiormente interessato quando parliamo di acidosi respiratoria è il polmone.

Quando respiri, viene prodotta anidride carbonica (sostanza di rifiuto del metabolismo), che il sangue raccoglie da ogni cellula dell’organismo per trasportarla ai polmoni, dove viene eliminata attraverso l’espirazione. Se i reni e i polmoni non riescono a svolgere le loro normali funzioni, il sangue e altri liquidi diventano troppo acidi.

Prova ad immaginare cosa succede al tuo organismo in questo periodo di pandemia, dove siamo “obbligati” ad utilizzare la mascherina. Il corretto ciclo di ossigeno inspirato e anidride carbonica espirata viene bloccato dal tessuto della mascherina stessa. In pratica respiriamo l’aria che abbiamo eliminato, rimettendola in circolo. Il consiglio è quello di utilizzarla solo in caso di necessità.

SINTOMI E CAUSE DELL’ACIDOSI RESPIRATORIA

I sintomi che possono manifestarsi con l’acidosi respiratoria sono affaticamento, mancanza di respiro, stato confusionale, fino ad arrivare ad a edema polmonare e ansia

Le cause di acidosi respiratoria possono essere diverse tra cui deformità o lesioni al torace, malattie polmonari croniche con interessamento delle vie aeree, uso eccessivo di sedativi e obesità.

Non ci sono sintomi evidenti di acidosi respiratoria cronica. Ciò è dovuto al fatto che il sangue diventa lentamente acido e i reni si adattano per compensare, riportando il sangue a un normale equilibrio del pH.

L’acidosi respiratoria acuta si attiva improvvisamente, lasciando ai reni il tempo di adattarsi. Quelli con acidosi respiratoria cronica possono sperimentare acidosi respiratoria acuta a causa di un’altra malattia che causa il peggioramento della condizione.

DIAGNOSI DI ACIDOSI RESPIRATORIA

Per diagnosticare uno stato di acidosi respiratoria è necessario un esame fisico completo. I test diagnostici possono includere:

  • test dei gas nel sangue arterioso
  • pannello metabolico
  • test di funzionalità polmonare
  • radiografia del torace

TRATTAMENTO DELL’ACIDOSI RESPIRATORIA

Un medico deve essere consultato immediatamente per il trattamento dell’acidosi respiratoria acuta, poiché questa può essere una condizione potenzialmente letale. Il trattamento è mirato alla causa.

I farmaci broncodilatatori possono essere somministrati per correggere alcune forme di ostruzione delle vie aeree. Se il livello di ossigeno nel sangue è troppo basso, potrebbe essere necessario ossigeno, una ventilazione a pressione positiva non invasiva o un respiratore.

Per il trattamento dell’acidosi respiratoria cronica, è necessario determinare la causa sottostante affinché avvenga un trattamento adeguato. La causa potrebbe derivare da una deformità d’organo, un’infezione o un tipo di infiammazione. Ogni causa può richiedere un trattamento diverso che va dagli antibiotici a un respiratore.

In entrambi i casi, se si fuma, occorre smettere immediatamente.

COMPLICANZE DELL’ACIDOSI RESPIRATORIA

L’acidosi respiratoria è grave e richiede cure mediche immediate. Le potenziali complicanze dell’acidosi respiratoria non trattata includono insufficienza respiratoria, insufficienza d’organo e shock.

PREVENIRE L’ACIDOSI RESPIRATORIA

Puoi prendere provvedimenti per aiutare a prevenire alcune delle condizioni che portano all’acidosi respiratoria. Mantenere un peso sano. Non fumare.

ACIDOSI METABOLICA

L’acidosi metabolica è dovuta principalmente ad un problema ai reni.

L’acidosi metabolica si verifica quando il corpo produce troppo acido o quando i reni non sono in grado di rimuoverlo correttamente.

CAUSE E SINTOMI DI ACIDOSI METABOLICA

I sintomi possono includere respirazione rapida, affaticamento e confusione.

Possiamo distinguere tre tipi principali di acidosi metabolica.

  1. L’acidosi diabeticao chetoacidosi diabetica è un accumulo di corpi chetonici. Ciò è generalmente dovuto al diabete incontrollato di tipo 1.
  2. L’acidosi ipercloremica si verifica quando il corpo perde troppo bicarbonato di sodio, spesso dopo una grave diarrea.
  3. L’acidosi lattica si verifica quando si accumula troppo acido lattico. Ciò può essere dovuto a esercizio prolungato, mancanza di ossigeno, alcuni farmaci compresi i salicilati, ipoglicemia o ipoglicemia, alcool, convulsioni, insufficienza epatica, cancro, nefropatia, grave disidratazione, avvelenamento dal consumo di troppa aspirina, glicole etilenico e metanolo

DIAGNOSI DI ACIDOSI METABOLICA

I test diagnostici possono includere elettroliti sierici, pH delle urine e gas nel sangue arterioso. Una volta confermata l’acidosi, potrebbero essere necessari altri test per individuare la causa.

TRATTAMENTO DELL’ACIDOSI METABOLICA

Le condizioni alla base dell’acidosi devono essere trattate. In alcuni casi, viene prescritto bicarbonato di sodio per riportare il sangue a un pH normale.

COMPLICANZE DELL’ACIDOSI METABOLICA

I casi più gravi possono portare a shock e possono essere potenzialmente letali.

Come si può intervenire per alcalinizzare il corpo? Stile di vita o integrazione?

La prima cosa in assoluto da fare è introdurre una quantità di liquidi sufficienti, perché se non siamo idratati tutti i processi metabolici non funzioneranno in modo corretto e qualsiasi tipologia di intervento non può funzionare.

Il secondo punto è l’alimentazione. Una sballata nutrizione infatti, è una delle cause principali che ci fa ammalare di malattie croniche. Questi dati stanno diventando evidenti solo negli ultimi anni. È ovvio che diviene difficile nutrirci in modo adeguato perché la nostra vita non ce lo permette a causa del lavoro, cibi poco salutari o stress.

COSA POSSIAMO FARE?

Diventa indispensabile integrare l’alimentazione con gli alcalinizzanti, che riducono il deposito degli acidi nell’organismo. Questa è l’unica maniera se non riusciamo a mangiare correttamente, per mantenere sotto controllo l’equilibrio acido-base. 

ALCALOSI

L’alcalosi è quando i livelli alcalini sono troppo alti a causa della riduzione dell’anidride carbonica o dell’aumento del bicarbonato.

I sintomi dell’alcalosi possono includere contrazioni muscolari, tremore delle mani, spasmi muscolari, intorpidimento e formicolio, nausea, vomito, vertigini, confusione

L’alcalosi respiratoria si manifesta quando il sangue ha bassi livelli di anidride carbonica. Ciò può essere causato da una serie di fattori, tra cui mancanza di ossigeno, alta altitudine, febbre, malattia polmonare, malattia del fegato, avvelenamento da salicilato.

Livelli bassi di anidride carbonica fanno sì che il tuo corpo rilasci più bicarbonato per riportare il livello di pH del sangue alla normalità. Questo si chiama alcalosi compensata.

Quando il tuo sangue ha livelli di bicarbonato troppo alti, può accadere a causa del vomito prolungato.

Inoltre, il vomito prolungato può anche farti perdere troppo cloruro e in questo caso ci troviamo di fronte ad un’alcalosi ipocloremica.

L’alcalosi ipopotassiemica, si manifesta quando vengono assunti troppi medicinali diuretici, che ti fanno perdere troppo potassio.

DIAGNOSI DI ALCALOSI

Insieme a un esame fisico, i test diagnostici per l’alcalosi possono includere un pannello metabolico, analisi dei gas nel sangue, analisi delle urine e pH delle urine.

TRATTAMENTO PER ALCALOSI

Alcuni farmaci (come il cloruro e il potassio) possono aiutare a correggere le perdite chimiche. L’ulteriore trattamento dipenderà dalla causa. Il medico dovrà monitorare i segni vitali e creare un piano adeguato per correggere lo squilibrio del pH.

COMPLICANZE DELL’ALCALOSI

Nei casi più gravi, l’alcalosi può portare ad aritmie cardiache o coma.

CONCLUSIONE

Mantenere sotto controllo i livelli del pH è molto importante per comprendere in che direzione stiamo portando il nostro corpo.

E’ importante sottolineare che lo stile di vita che la maggior parte delle persone vivono, tende ad acidificare l’organismo, ragione per cui diviene importante concentrarsi su soluzioni che aumentano l’alcalinizzazione, con alimenti, integratori, meditazione e pensiero positivo.

Il primo passaggio per comprendere uno stato di acidosi è il collegamento ai primi sintomi che si presentano nel corpo.

Quindi controllare il pH a casa attraverso 2 metodi: l’utilizzo delle cartine tornasole, che evidenziano lo stato di acidosi delle urine e l’uso dell’acqua del Tibet, che permette di comprendere attraverso il sapore percepito in bocca, quale organo è in deficit energetico.

Questi due test ci permettono di agire per riequilibrare il nostro organismo con un’alimentazione alcalina o mirata ad aiutare l’organo in difficoltà.

Come integrazione possiamo assumere prodotti alcalinizzanti come sodio, magnesio, calcio, potassio e multivitaminici particolarmente efficaci per contrastare l’acidità, se non riusciamo ad alimentarci in maniera corretta.

TIBET POWER

È un’acqua alcalina di forma esagonale e di origine primordiale.

Nasce in una delle oltre 600 fonti in Tibet dove migliaia di persone si recano per migliorare visibilmente il loro stato di salute.

La sua caratteristica principale è data dalla capacità di comunicare in modo diretto con le cellule del corpo. Infatti, grazie al fatto che ha la stessa forma delle nostre molecole implica l’apertura di un passaggio verso uno stato di equilibrio acido-base.

È un’acqua e non un integratore. Si può bere sia per fare un controllo per comprendere lo stato energetico degli organi, facilmente comprensibile grazie ai diversi sapori, oppure per velocizzare il ritorno ad un equilibrio acido-basico. Provala!

Fonti

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